21 Ott Naso Chiuso: Nuova Chirurgia Ambulatoriale
Finalmente una nuova soluzione per il naso chiuso, con la nuova chirurgia ambulatoriale, senza tamponi nasali! Ostruzione nasale, aumentata produzione di muco e catarro,
frequenti mal di testa, predisposizione alla Roncopatia( Russamento), raffreddori che durano a lungo, apnee notturne, riduzione dell’olfatto, sinusite cronica, ovattamento auricolare, otite ricorrente, tosse secca e stizzosa, sono solo alcuni dei sintomi dell’ipertrofia dei Turbinati.
I turbinati sono delle formazioni mucose che rivestono un corpo cavernoso e un cornetto osseo, situate nelle fosse nasali e si distinguono quelli inferiori, medi e superiori. Hanno l’importante funzione di filtrare, riscaldare e umidificare l’aria che respiriamo.
In seguito a svariate cause, che vanno dai raffreddori persistenti, allergie respiratorie, fumo di sigaretta, abuso di spray decongestionanti, smog, l’ipertrofia diventa cronica e diminuisce di conseguenza la capacità respiratoria nasale, arrivando spesso a creare seri problemi respiratori con chiusura completa delle fosse nasali e a tutte le conseguenze già elencate.
La diagnosi di ipertrofia dei turbinati va fatta dallo specialista Otorinolaringoiatra, associando alla classica visita:
• La Rinofibroscopia
• Prick Test per Inalanti ed Alimenti
• Citologia Nasale
• Rinomanometria
• Eventuale TAC per lo studio delle complicanze dell’ipertrofia cronica (sinusite, poliposi)
Il primo approccio terapeutico in questi casi è quello medico, con spray al cortisone e antistaminici e con cicli di Inalazioni termali. Se la terapia medica non dà i risultati sperati, si procede allora all’approccio chirurgico.
Una nuova ed innovativa metodica può portare alla risoluzione di questi problemi ed al ripristino della corretta respirazione nasale, senza dover subire un intervento in anestesia generale, con ricovero ospedaliero e con i tanto temuti tamponi nasali. La tecnica di “Ablazione al Plasma” ha dato, rispetto alle altre metodiche, un risultato più duraturo, rispettando la struttura del turbinato stesso e con meno fastidio durante l’intervento e nel post operatorio e soprattutto senza l’utilizzo dei tamponi nasali.
Sia in caso di ipertrofia dei turbinati, che di piccole formazioni polipoidi o di speroni cartilaginei, si effettua una anestesia per contatto mediante l’introduzione in ciascuna fossa nasale di un tamponcino imbevuto di anestetico locale. Nei pazienti più sensibili eseguo una piccola infiltrazione di anestetico direttamente sul turbinato così da eliminare eventuali fastidi. Anche se la tecnica chirurgica non richiede anestesia generale, durante l’intervento è sempre presente un anestesista per monitorizzare il paziente.
L’intervento ha una durata di circa 20 minuti, durante il quale si “svuota” il turbinato in tutta la sua lunghezza. Nel caso in cui ci sia la presenza di piccoli speroni cartilaginei del setto, vengono limati con il Laser Co2. Al termine dell’intervento il paziente rimane in osservazione, seguito dal personale competente, non vengono applicati tamponi nasali e può riprendere la normale attività lavorativa in giornata. Al fine di evitare le eventuali recidive nel corso degli anni, prima dell’intervento viene effettuato un esame citologico per studiare le caratteristiche del turbinato e stabilire la causa che ne ha favorito l’ipertrofia. Così facendo, attenendosi a piccoli accorgimenti e misure precauzionali, si evita la tanto temuta recidiva.
Dottor Antonio Trichini riceve:
Carpi in Via Don Primo Mazzolari,5/A &
Bologna in Via A. Costa, 160.
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