22 Ott Gli Oli Vegetali: i Più Validi Alleati!
I lipidi sono considerati, spesso erroneamente, i più grandi nemici di una dieta sana, quando invece possono risultare utili alleati per problemi di salute e ottimi condimenti per rendere il cibo più saporito.
I lipidi possono essere divisi in due grandi categorie: quella degli oli, con consistenza liquida a temperatura ambiente, e quella dei grassi, che risultano invece solidi.Gli oli sono generalmente di origine vegetale e derivano dalla spremitura o dall’estrazione attraverso solventi chimici da frutta o semi di molte piante.
L’olio extravergine d’oliva, ad esempio, è uno degli oli più famosi e utilizzati nella dieta mediterranea ed è fra gli alimenti più ricchi di effetti benefici per la nostra salute.
Quest’olio, infatti, oltre ad avere un’importante azione antiossidante e protettiva dalle malattie cardiovascolari, agisce da antipertensivo e antinfiammatorio e diminuisce il colesterolo cattivo aumentando quello buono. Esistono però anche altri oli, dalle caratteristiche e origini più varie, spesso utilizzati anche per la frittura.
L’olio di semi di lino, ad esempio, è spesso consigliato come integratore nella nostra dieta in caso di dislipidemia, in quanto è particolarmente ricco di acidi grassi polinsaturi omega 3. La conservazione di questo olio è molto delicata, in quanto tende a ossidarsi facilmente, per questo è confezionato in bottiglie di vetro scuro, lontano dalla luce e dal calore.Un altro olio consigliato è l’olio di canapa, il cui rapporto omega 6/omega 3 è ottimale per la prevenzione di malattie cardiovascolari e infiammazioni.
L’olio di canapa, però, risulta più stabile all’ossidazione rispetto all’olio di semi di lino, data l’abbondanza di sostanze antiossidanti come vitamina E e tocoferoli.
L’olio di semi di lino e l’olio di canapa non andrebbero comunque mai sostituiti del tutto all’olio extravergine d’oliva, piuttosto affiancati ad esso per eventuali integrazioni.
Gli oli di origine vegetale sono utilizzati, oltre che per il condimento, anche per la frittura.
I più consigliati in questo caso sono gli oli monoseme, come l‘olio di arachidi, dove l’alto contenuto in acido oleico lo rende la scelta migliore e ne riduce la suscettibilità all’irrancidimento. Un olio molto discusso negli ultimi tempi, soprattutto per l’alto contenuto negli alimenti confezionati, è l’olio di palma.
Quest’olio, che risulta essere uno degli ingredienti più presenti in snack e merendine, influisce negativamente sulla nostra salute, in particolare per l’alto contenuto di acido palmitico, a cui viene attribuito un effetto aterogeno ed ipercolesterolemizzante, che incide sul rischio cardiovascolare. Nelle etichette di molti alimenti confezionati appare anche spesso la dicitura “grassi idrogenati”. Questi tipi di grassi sono lipidi che, per allungare la scadenza del prodotto e renderne la consistenza migliore, vengono sottoposti ad un trattamento di idrogenazione.
L’idrogenazione agisce principalmente su grassi monoinsaturi e polinsaturi dall’azione benefica, trasformandoli in acidi grassi saturi, pericolosi per la nostra salute. È di buona abitudine imparare a leggere le etichette e limitare il più possibile gli alimenti confezionati contenenti grassi idrogenati e olio di palma.
La grande famiglia degli oli spazia dall’alimentazione alla cosmesi e tutti dovrebbero beneficiare di queste sostanze dai mille usi!