Allergie e Intolleranze Alimentari

Allergie e Intolleranze Alimentari

Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di allergie e intolleranze alimentari, patologie nelle quali l’ingestione anche in piccola quantità di cibi può scatenare problemi di vario tipo. Occorre iniziare spiegando che intolleranza e allergia alimentare non sono sinonimi e c’è una netta differenza. L’allergia, infatti, vede coinvolto il nostro Sistema Immunitario che, reagendo nei confronti di un elemento estraneo detto allergene, produce anticorpi.

Nell’intolleranza, invece, sono coinvolti meccanismi diversi, legati ad esempio a disturbi anche a livello enzimatico nell’apparato digerente. Mentre le allergie si manifestano anche solo per piccolissime quantità di allergene, le intolleranze sono dose-dipendenti, anche se spesso i sintomi sono sovrapponibili: gonfiore, dolore, disturbi gastrointestinali, mal di testa e nausea. Nelle allergie le complicazioni possono essere però più gravi e portare a difficoltà respiratorie e shock anafilattico.

È vastissima la gamma di alimenti ai quali si può essere intolleranti o allergici, ma tra le patologie alimentari, le più discusse sicuramente sono l’intolleranza al lattosio e il morbo celiaco. Circa il 60% della popolazione italiana soffre di intolleranza al lattosio, l’incapacità di digerire adeguatamente lo zucchero del latte a causa della mancanza di lattasi, enzima in grado di scinderlo permettendone l’assorbimento. Il lattosio, non correttamente digerito, passa nell’intestino crasso e viene fatto fermentare dalla flora batterica del colon, dando origine a disturbi gastrointestinali. La dieta adeguata per questo tipo di intolleranza deve essere molto scrupolosa, in quanto il lattosio è presente non solo nel latte e nei suoi derivati, ma anche in dolci, salse, insaccati, farmaci e diversi integratori alimentari.

I latti delattosati, il latte di soia, di riso o di mandorle risultano essere tutti buoni sostituti del latte vaccino. I formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano, possono garantire quell’apporto di Calcio importante per le nostre ossa, che in un’alimentazione priva di latte può essere carente. Anche lo yogurt con fermenti lattici vivi è un derivato del latte privo di lattosio, consumabile senza rischio dalle persone che soffrono di intolleranza, soprattutto se si prediligono gli yogurt ad alta digeribilità.

La celiachia è invece una patologia autoimmune che si presenta come intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in alcuni cereali come il frumento, il farro, l’orzo, la segale, la spelta e il kamut. In caso di consumo di questi cereali in un soggetto predisposto, il glutine causa una risposta immunitaria che agisce a livello dei villi intestinali provocando sintomi di male assorbimento. L’unica terapia possibile nei soggetti celicaci è quella alimentare, seguendo una dieta equilibrata priva di glutine. I cereali concessi sono riso, mais, grano saraceno, soia, tapioca e tutti i rispettivi derivati, ma questo non basta: è molto importante, infatti, imparare anche a leggere le etichette dei vari alimenti con precisione, controllando che non siano presenti quantità anche minime di glutine. Oggi sono diffusi in commercio una vastissima gamma di prodotti per celiaci, riconoscibili dal simbolo della spiga barrata, che certifica l’assenza di glutine. È inoltre consigliabile prendere una serie di piccoli accorgimenti per evitare contaminazioni, come l’utilizzo di utensili di legno, come cucchiai o martelli, unicamente per la preparazione di cibi aglutinati, oppure evitare di cuocere in olio di frittura già usato per cibi infarinati o impanati, alimenti destinati a celiaci.

In caso di intolleranze o allergie di diverso tipo, è sempre meglio chiedere il consiglio di un dietista o di un esperto per poter mangiare comunque in modo vario e sano!

 

Dottoressa Eleonora Turci