07 Ott Il Benessere dell’Intestino
Una flora batterica intestinale equilibrata è utile all’organismo per mantenere una condizione di relativo benessere chiamata eubiosi.
Infatti, il mantenimento dell’ecosistema intestinale è basato sull’integrità e sulla cooperazione tra mucosa intestinale, microflora e sistema immunitario.
A causa di stili di vita frenetici, stress, cure antibiotiche questo stato di equilibrio può essere perturbato a favore in uno squilibrio chiamato disbiosi. È proprio la disbiosi alla base di una serie di disturbi quali gonfiori, stitichezza o diarrea, stanchezza cronica e malessere generale.
È fondamentale sapere che una disbiosi protratta nel tempo comporta delle modifiche su alcune funzioni dell’intestino. Innanzitutto è causa della distruzione delle “tight junction” o giunzioni serrate tra una cellula intestinale e l’altra, chiamata enterocita, compromettendo la capacità dell’intestino stesso di fare da barriera e da “filtro”, dando origine alla sindrome dell’intestino permeabile, prima tappa verso tutte le patologie su base infiammatoria sub-cronica.
Sempre lo stato di disbiosi, inoltre, comporta l’ingresso nel torrente ematico di sostanze estranee, causando, di conseguenza, infiammazioni da cibo e sovraccarico del sistema immunitario, dando, così, origine ad una infiammazione cronica di basso grado causata dall’incremento delle citochine pro-infiammatorie.
Infine viene inibita la produzione di numerose sostanze prodotte dalla flora batterica intestinale, come ad esempio, vitamine del gruppo B, la vitamina K e il triptofano con conseguenze sull’umore.
COSA FARE SE CI SI RENDE CONTO DI ESSERE IN UNA SITUAZIONE DI DISBIOSI?
Innanzitutto ripulire l’intestino da tutte le sostanze che possono infiammarlo associando il trattamento ad un’alimentazione antinfiammatoria. Ciò è essenziale per la cura della disbiosi e il mantenimento a lungo termine dei risultati.
Una alimentazione antinfiammatoria prevede l’eliminazione di farine raffinate, cibi ricchi di zuccheri e sostanze che rallentano la funzionalità dell’apparato gastrointestinale.
Occorre anche fare in modo di gestire lo stress che risulta essere implicato in modo importante nella salute intestinale ma anche dello stato di salute dello stomaco e della mucosa gastrica. Vediamo infatti come, in periodi di stress, aumentano in modo importante sia il reflusso gastroesofageo che le gastriti.
Per ultimo, ma non per importanza, è necessario effettuare attività fisica costante e quotidiana; tale pratica risulta un’abitudine necessaria per mantenere un intestino in salute a lungo termine. Ne beneficerebbe, così, anche tutto il nostro corpo che godrebbe di uno stato di salute generalizzato.
Per capire se siamo in uno stato di disbiosi esistono anche test specifici che ci permettono di modulare la cura dell’intestino in modo personalizzato associando una corretta alimentazione e integrazione.
Dott.ssa Dalila Miceli
Biologa Nutrizionista
Laureata in Scienze della Nutrizione Umana Iscr ONB AA_084127
Dottore in Igiene Dentale Iscr Albo TSRM PSTRP Num 44
Corso di Alta Formazione, in: “Health Sciences and Oral Hygiene. The Lifestyle Medicine:” con tirocinio formativo presso Harvard Medical School, Boston
Docente a Contratto Presso la Facoltà di Igiene Dentale, Università di Modena e Reggio Emilia dal 2013-2019.
Libera Professionista in Carpi e Modena.
dalila.miceli@gmail.com